INAIL - ISTRUZIONI PER L’ESECUZIONE IN SICUREZZA DI LAVORI SU ALBERI CON FUNI
(Bozza di testo da approvare, Luglio 2016)
Documento tecnico redatto dal Gruppo di lavoro Nazionale coordinato dall’INAIL, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici
Composizione del Gruppo di Lavoro
Coordinatore
Laurendi Vincenzo – INAIL DIT/Laboratorio Macchine e Attrezzature di Lavoro
Componenti
Bortolini Lucia – TESAF Università di Padova Brenta Pierpaolo – IPLA
Candreva Michele – Ministero del lavoro e delle politiche sociali Catarzi Rodolfo – UNACMA
Cecchini Massimo – AIIA
Chiappini Gloria – CONFAGRICOLTURA Colantoni Andrea – AIIA
Comin Renato – Scuola Agraria del Parco di Monza
D’Alessandri Elisabetta – INAIL DIT/Laboratorio Macchine e Attrezzature di Lavoro Delmastro Renato – CNR IMAMOTER
Di Martino Paolo – COLDIRETTI
Fargnoli Mario – Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Ficcadenti Tiziano – Gruppo Nazionale Agricoltura del Coordinamento tecnico delle Regioni Guidotti Roberto – UNIMA
Lorenzi Stefano – Scuola Agraria del Parco di Monza Magri Luca – Regione Valle d’Aosta
Mondo Marco – AIFOR
Motta Fre Valerio – Regione Piemonte Nappi Francesco – INAIL CONTARP Papaleo Domenico – FEDERUNACOMA Pedrazzoli Elisabetta – FLAI CGIL
Pirozzi Marco – INAIL DIT/Laboratorio Macchine e Attrezzature di Lavoro Puri Daniele – INAIL DIT/Laboratorio Macchine e Attrezzature di Lavoro Remondi Massimo – Emak
Rinaldi Marco – Alberi Maestri
Sormani Francesca – Gruppo Nazionale Agricoltura del Coordinamento tecnico delle Regioni Sormani Massimo – SIA Onlus
Vallesi Marco – Collegio Nazionale Guide Alpine Italiane
Vieri Marco – AIIA
Zorzetto Giancarlo – Regione Valle d’Aosta
Collaboratori / Esperti
Battaglioni Luciana – Alberi Maestri
Bussola Nicola – Istruttore Tree Climber nei corsi del TESAF – Università di Padova Cevenini Laura –. Università di Bologna
Degetto Martina – GGP Italy spa Delmastro Marco – CNR IMAMOTER Fini Patrizia – Università di Bologna
Gatto Francesco – Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Minelli Alberto – Università di Bologna
Perronace Leonardo – AIOLAF Raiano Stefano – Alberi Maestri Rochira Ezio – Formazione 3t s.r.l.
Segato Dario – Collegio Nazionale Guide Alpine Italiane Trippa Luigi – AIOLAF
PRESENTAZIONE
I lavori su alberi possono esporre gli operatori addetti a rischi particolarmente gravi per la loro salute e sicurezza. In particolare, ci si riferisce al rischio di caduta dall’alto che purtroppo determina ogni anno un significativo numero di infortuni con conseguenze spesso mortali.
Il fenomeno in tutta la sua gravità è emerso dallo studio svolto dall’Osservatorio sugli infortuni mortali e gravi nel settore agricolo e forestale, curato dal settore ricerca dell’Inail che, nello svolgimento delle relative attività utili a rilevare ed elaborare le informazioni riguardanti gli infortuni occorsi a tutti i lavoratori del settore d’interesse - ivi compresi quelli per i quali non ricorre la tutela assicurativa dell’INAIL - si avvale delle segnalazioni degli Organi di sorveglianza territoriale (AUSL), nonché della consultazione dei principali mezzi di informazione (quotidiani ed agenzie di stampa).
Pertanto, i dati dell’Osservatorio, pur non essendo esaustivi del fenomeno infortunistico in agricoltura - in quanto la modalità di rilevazione dei dati non discende da denunce a carattere obbligatorio - possono fornire una panoramica generale degli infortuni occorsi anche fuori dall’attività lavorativa principale.
In particolare, i dati estratti relativi ai lavori su alberi, hanno mostrato come nel corso del 2015 sono stati registrati 38 eventi infortunistici determinati da cadute da alberi, dei quali 11 hanno avuto conseguenze letali. È evidente che molti di questi infortuni hanno coinvolto soggetti non esperti e mentre svolgevano operazioni di raccolta di frutti o potatura di alberi in palese non ottemperanza alle disposizioni previste nel Capo II del Titolo del D. Lgs. 81/08. Nasce pertanto l’esigenza di condurre approfondite analisi del fenomeno per definire compiutamente il complesso degli elementi che concorrono ad una corretta gestione dei rischi, tenendo evidentemente ben presente la netta distinzione fra quello che è l’uso scorretto ragionevolmente prevedibile e le vere situazioni di rischio che si generano nelle lavorazioni in quota su alberi. Esistono infatti alcune problematiche che risultano difficilmente risolvibili se la gestione del rischio prescinde dalle condizioni operative di svolgimento del lavoro. È necessario considerare attentamente i vincoli tipici delle lavorazioni sugli alberi che intervengono alterando in maniera determinante le condizioni di lavoro e generando situazioni di rischio per la sicurezza e la salute degli operatori non sempre uniformabili e riconducibili a quelle, ad esempio, dei lavori in quota nel settore delle costruzioni. L’analisi dettagliata delle variabili operative tipiche dei lavori su alberi è un elemento imprescindibile ai fini della corretta gestione del rischio, dell’identificazione e dell’uso dei dispositivi di sicurezza e di protezione necessari, nonché della messa a punto di procedure comportamentali.
Data la problematica, un gruppo di lavoro ad hoc istituito presso l’INAIL ha elaborato le specifiche istruzioni con l’intento di illustrare le misure di sicurezza per lo svolgimento di lavori su alberi nel caso di accesso e posizionamento mediante funi, e di fornire informazioni per la scelta orientata dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature di lavoro. Al gruppo di lavoro hanno partecipato il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il coordinamento tecnico delle Regioni, i rappresentanti delle principali associazioni datoriali e sindacali di settore, esperti del mondo accademico e degli enti formatori.
Dette istruzioni, la cui applicazione assume carattere volontario, non si sostituiscono a quanto disposto nel già richiamato Capo II del Titolo del D. Lgs. 81/08, rappresentando un utile atto di indirizzo per i soggetti obbligati.
Dott. Ing. Ester Rotoli
Direttore della Direzione Centrale Prevenzione
Dott. Ing. Carlo De Petris
Direttore del Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici
Dott. Fabrizio Benedetti
Coordinatore Generale della Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione
INDICE
1. Scopo e campo di applicazione
2. Riferimenti normativi
3. Termini e condizioni
4. Condizioni di applicabilità della tecnica di lavoro
1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente documento specifica le misure di sicurezza per lo svolgimento di lavori su alberi con funi (tree climbing).
Inoltre il documento fornisce informazioni tecniche per la corretta scelta e uso delle attrezzature di lavoro.
2. RIFERIMENTI NORMATIVI
In questa sezione sono riportate le principali fonti regolamentari e normative di riferimento.
• Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 e successive modificazioni - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Testo Unico.
• Decreto Legislativo n. 475 del 4 dicembre 1992 e successive modificazioni – Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale.
• Decreto Legislativo n. 17 del 27 gennaio 2010 – Attuazione della Direttiva 2006/42/CE (DirettivaMacchine).
• EN ISO 11681-2: 2012 - Macchine forestali - Requisiti di sicurezza e prove per motoseghe a catena portatili - Parte 2: Motoseghe a catena per potatura.
3. TERMINI E DEFINIZIONI
Tree climbing: tecnica di lavoro che consente di accedere alla chioma, o a parti degli alberi, muovendosi in sicurezza con l’ausilio di imbracature, corde e varie tipologie di attrezzi, per eseguire interventi di potatura, smontaggio, consolidamento e monitoraggio dell’albero.
Caduta dall’alto: caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto a un piano stabile.
Caduta libera: spazio percorso dal lavoratore sotto l’azione della sola gravità, a partire dal punto di inizio caduta, fino al punto in cui il sistema di arresto caduta prende il carico e la caduta del lavoratore si arresta.
Fune di emergenza: fune per l’eventuale intervento di emergenza in soccorso dell’operatore sospeso sulle funi.
Fune di lavoro: fune principale per lo spostamento e il posizionamento dell’operatore nel lavoro con funi.
Fune di sicurezza: fune ausiliaria per la protezione dell’operatore contro la caduta.
Posizionamento: operazione di vincolo e stabilizzazione sulle funi per poter svolgere il lavoro in quota.
Punto di ancoraggio: punto dell’albero a cui il dispositivo di protezione individuale può essere applicato.
Dispositivo di ancoraggio: elemento, o serie di elementi o componenti, contenente uno o più punti di ancoraggio.
Sistema di ancoraggio: insieme di tutti gli elementi di ancoraggio e i dispositivi che costituiscono un punto di ancoraggio.
Tirante d’aria: altezza dello spazio libero da ostacoli necessario al di sotto di un operatore per arrestarne la caduta in condizioni di sicurezza.
Colletto: parte di collegamento tra apparato radicale e fusto eventualmente con presenza di contrafforti e/o cordoni radicali principali.
Fusto: porzione legnosa dell’albero tra il colletto e la chioma.
Chioma: parte aerea costituita da branche e rami secondari.
4. CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ DELLA TECNICA DI LAVORO
In conformità al dettato del comma 4 dell’articolo 111 del d.lgs. n. 81/2008, i lavori su alberi con funi possono essere effettuati solo se le caratteristiche del sito e la struttura della pianta sono tali da garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza e se, nel seguente ordine prioritario, ricorre almeno una delle seguenti condizioni:
• impossibilità di accesso e/o posizionamento con altre attrezzature di lavoro (esempio piattaforme di lavoro elevabili);
• impossibilità di utilizzo di sistemi di protezione collettiva;
• necessità di modifiche sostanziali del sito ove è posto il luogo di lavoro che si rilevano non accettabili dal punto di vista ambientale;
• durata limitata nel tempo dell’intervento.
Un elenco non esaustivo delle situazioni di lavoro con funi su alberi è il seguente:
• necessità di intervenire dall’interno della chioma;
• danneggiamento dell’apparato radicale per costipamento del terreno in soprassuoli nudi;
• situazioni in cui l’utilizzo di macchine sia in contrasto con particolari esigenze di tutela paesaggistica, ambientale, storico culturale ecc.